La Storia

“La storia è una guerra contro il tempo, in quanto chiama a nuova vita fatti ed eroi del passato.”
(Alessandro Manzoni)

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La storia dei “comprensivi” inizia quasi per caso nel 1994, nell’ambito di un provvedimento di Legge generale sulla tutela delle zone di montagna (legge n. 97 del 31-1-1994), ma acquista via via un valore aggiunto. Il Ministero ha intravisto la possibilità di avviare in essi – e lo ha evidenziato in più occasioni – un ‘Laboratorio’ dell’innovazione ordinamentale che in passato si andava delineando e che oggi è in gran parte stato definito sul piano normativo, a partire dalla L.n.30/2000.Gli ultimi dati, quelli più recenti, ci parlano di oltre 3.000 Istituti comprensivi (circa il 40% del totale delle scuole italiane di base).

L’istituto comprensivo “Vito Fabiano” prende il nome dal dottor Vito Fabiano (1896-1974), “medico condotto che fece scuola da un santo”. Egli oltre ai suoi cinquemila mutuanti, era anche il medico delle carceri, dei pompieri e dei salesiani. Aveva un rapporto con i pazienti molto profondo, con loro era espansivo e comunicativo, a Borgo Grappa era addirittura venerato. Ancora oggi, si ricorda come uno dei medici più apprezzati di Latina. 

Viene istituito nell'a. s. 2OOO/O1, a seguito del Dimensionamento della Rete Scolastica, previsto dal D.P.R. 233/99, aggregando alla preesistente scuola media "Vito Fabiano" i plessi scolastici di scuola dell'Infanzia e Primaria, presenti in tre frazioni del comune di Latina: Borgo Sabotino, Borgo S. Maria e Borgo Grappa. 

Nel 2O12, per effetto dell'intervento di Riorganizzazione della Rete Scolastica, vengono aggregati i plessi di scuola dell'Infanzia e Primaria di Borgo Bainsizza e viene distaccato il plesso di Borgo Grappa. 

Nel 2025, per effetto del Piano di Dimensionamento della Rete Scolastica (D.L. n.1 del 16.01.2025 e D.I. 127/2023), l’I. C. “Vito Fabiano” accorpa l ’I.C. “Don Milani”, situato nel quartiere NUOVA LATINA (ex Q4 – Q5) creando un’unica realtà scolastica. L’edificio “Don Milani” nasce all'inizio degli anni 90 come Scuola Media in una realtà periferica, in fase di sviluppo. Dopo circa una decina di anni, viene sancita la nascita dell'Istituto Comprensivo, il primo nella città di Latina e mantiene il nome di “Don Milani”. La figura di Don Lorenzo Milani educatore, sacerdote e maestro si ricorda perchè, nel paese di Barbiana, tra Prato e Firenze, ha fondato dal nulla e nel nulla la sua scuola popolare per i ragazzi più poveri: operai e contadini. 

Attualmente nel nuovo Istituto, denominato “Fabiano - Milani”, sono attivi tre ordini di:

scuola dell'Infanzia;

scuola primaria;

scuola secondaria di I grado.

LA DIVERSITA’ E’LA NOSTRA FORZA!

Comprende nove plessi, dislocati nelle campagne e nella periferia adiacente al centro cittadino. I plessi sono: 

  • le scuole dell'infanzia G. Pascoli, San Murialdo,San Francesco (di Borgo Sabotino, di Borgo Santa Maria e di Borgo Bainsizza) e di via Cimarosa (di Latina);
  • le scuole primarie G. Cena e Pascoli, di Borgo Sabotino, quella di Borgo Santa Maria, Borgo Bainsizza e quella di via Cilea di Latina;
  • le scuole secondarie di primo grado di Borgo Sabotino e di via Cilea - Latina.

La realtà scolastica, continua ad essere “una scuola in dialogo col territorio”, stabilendo legami bidirezionali e attivi con la comunità educante, rappresentando il centro di ascolto e di aggregazione per le famiglie. Inoltre garantisce la comunicazione con/e tra i plessi e crea le condizioni per assicurare il "contatto" tra gli Enti e le Istituzioni del centro cittadino e le famiglie, affinché esse usufruiscano dei servizi e delle opportunità che la città offre.

Il “comprensivo” è la culla del curricolo verticale, del progetto in continuità, cioè il contesto organizzativo in grado di vincere le sfide educative di oggi e di domani, nel garantire le migliori opportunità di formazione a tutti i ragazzi in età evolutiva.

L’Istituto verticale configura un approccio realistico alla scuola di base, perché, tiene conto delle identità (di scuola primaria e media) a cui siamo affezionati. Il curricolo si articola progressivamente anche attraverso momenti di incontro tra le diverse scuole.

Questo è il compito degli Istituti comprensivi: fare riappassionare la gente al concetto di formazione di base, […]. L’Istituto comprensivo mette concretamente alla prova l’idea di formazione di base. È lì la sua attualità, il suo essere scuola “europea” e quindi titolata a costruire gli indirizzi della scuola del futuro. (G. Cerini)